Quello che tutti gli appassionati di giardinaggio sanno e che anche tu potrai presto scoprire è che “non c’è miglior balsamo per l’anima che piantare semi” come ha scritto Charlotte Mendelson sul New Yorker, elogiando gli effetti positivi di fare giardinaggio in casa. Nell’ultimo periodo, in molti si sono scoperti coltivatori, per ricordarsi la bellezza di avere un orto e la soddisfazione, per altro quasi a costo zero, dell’autoproduzione. L’orto si è rivelato uno dei passatempi più utili e allo stesso tempo corroboranti per l’anima, in grado di farci recuperare quel rapporto con la natura che in città spesso ci manca.
Vediamo insieme che cosa possiamo coltivare, come e quando.
Orto casalingo, cosa coltivare?
Sul tuo balcone, anche in città, puoi coltivare davvero (quasi) tutto. Tra le coltivazioni più comuni che si adattano con semplicità, ci sono le erbe aromatiche, ingredienti immancabili in cucina come basilico, menta, rosmarino, salvia, timo erba cipollina, prezzemolo, dragoncello, maggiorana e peperoncino. In tutti questi casi puoi prendere e trapiantare le piantine acquistate e già cresciute, oppure procedere per talea: tieni un rametto di menta nell’acqua e in pochi giorni produrrà delle radici che potrai poi piantare.
In generale, quasi tutto quello che si può coltivare in un orto vero e proprio lo si può coltivare, con alcuni accorgimenti, anche in vaso.
Gli unici ortaggi che non crescono bene in vaso sono quelli che hanno bisogno di molto spazio, come ad esempio la zucca, le patate e i tuberi in generale. Asparagi e carciofi non sono molto consigliati se non si è esperti perché sono piante perenni e molto impegnative per i principianti. L’unica cosa di cui tenere conto è che ogni ortaggio ha il suo periodo dell’anno per essere piantato, quindi prima di scegliere le piante occorre un po’ di pianificazione.
Orto casalingo, quando coltivare?
Le fragole sono semplici da coltivare su un terrazzo, hanno bisogno di poco spazio e sono una delle piante più usate per avvicinare al giardinaggio anche i bambini. Il periodo migliore in questo caso è la Primavera. La rucola, le coste, le bietole e le cime di rapa si possono piantare da aprile a fine giugno, ma fai attenzione allo spazio nel tuo orto, producono poche quantità ad ogni raccolto.
Aprile è anche il mese giusto per la pianta di fagiolini, perché si mangiano anche i baccelli. Le piante di legumi hanno il vantaggio di essere dei fertilizzanti naturali per il terreno, quindi si possono usare per nutrire della terra che si ha già, magari in vista di una semina successiva. La maggior parte delle tipologie di cavolo (in particolare cappuccio, verza, cavolo nero, e broccoli) può essere piantata in autunno, quando le altre piante cedono il passo per le basse temperature.
I pomodori e le melanzane necessitano di vasi molto grandi, almeno 50 centimetri di diametro e 40 di profondità, e richiedono esposizione alla luce e acqua abbondanti, ma sono molto diffusi sui balconi perché danno raccolti molto consistenti. Per chi ha un balcone o un terrazzo poco esposto alla luce del sole la cicoria, i cavoli, la bietola, il basilico e il prezzemolo non hanno bisogno di troppa luce.
Nell’orto non possono mancare anche frutti come avocado, arance, mele, frutti di bosco o limoni; in quest’ultimo caso vi basterà prendere qualche seme e procedere come in precedenza (in realtà i limoni si possono riprodurre anche per margotta, un metodo di propagazione degli agrumi che dal ramo genera nuove piante identiche a quella madre). Presta attenzione: per tutta la frutta il tempo è dilatato negli anni, per cui ci vogliono vasi grossi, ma soprattutto tanta pazienza.
Orto casalingo, come coltivare?
Ogni pianta ha le proprie esigenze, quando si tratta di esposizione solare. La cosa migliore è scegliere un balcone esposto a sud ovest o a sud est. I terrazzi esposti a nord rimarranno in ombra per gran parte della giornata con qualche sofferenza per le tue piante. Su quelle esposte a sud il rischio è che il sole batta troppo intensamente e per lungo tempo. Oltre all’orientamento va considerata la presenza di ostacoli architettonici (muri ecc.) e bisogna ricordarsi che un orto dovrà generalmente ricevere almeno 7 ore di luce solare giornaliera.
Il momento perfetto per bagnare le piante è quando il sole tramonta, in questo modo l’acqua non evapora subito e ha tutta la notte per essere assorbita. In linea generale ti consigliamo di innaffiare poco e spesso. Questo per evitare che l’acqua ristagni, rischiando di soffocare la pianta, facendola marcire. Meglio versare l’acqua direttamente sul terreno, preferibilmente sui bordi permettendole di arrivare gradualmente alle piante evitando eventuali shock termici.
Ricorda che un orto sul terrazzo non va pensato come qualcosa solo in funzione dei tuoi bisogni e benefici, ma anche come un contributo personale in aiuto dell’ambiente e la biodiversità degli animali che su di esso si regge e vive, come ad esempio tutte le api e gli uccellini che verranno a farti visita!