Cantine Sommerse

Cantine Sommerse

Come inizia la storia delle cantine sommerse e delle bottiglie di vino invecchiate in fondo al mare? Senti il suo richiamo?

Spiagge dorate e acqua cristallina, giornate d’Estate e amache appese tra i pini marittimi, aperitivi sulle sdraio guardando il tramonto, con un buon bicchiere di vino. Quando si pensa aI richiamo del mare ci immaginiamo una distesa blu dai mille riflessi che si perde a vista d’occhio fino all’orizzonte. Hai mai pensato invece… a cosa c’è sotto? Giù, giù sui fondali tra correnti, rocce ed ecosistemi nascosti, si celano alcuni dei tesori più inaspettati: in tutto il mondo esistono infatti vere e proprie cantine sommerse… in fondo al mar.

 

Cantine sommerse intorno al mondo

Come inizia la storia delle cantine sommerse e delle bottiglie di vino invecchiate in fondo al mare? È ormai più di dieci anni che da sperimentazione, questa pratica sta diventando un vero e proprio trend, non solo nel mediterraneo, ma anche in altre parti del mondo. Sembra che il primo di tutti sia stato nel 2009 il visionario Piero Lugano, patron dell’azienda vinicola Bisson, che ha calato la prima partita di spumante metodo classico nei fondali marini al largo delle coste di Portofino, in Liguria.

È stato poi dal 2010 che il ritrovamento di una nave affondata nel 1880 nell’arcipelago delle Aaland al largo del Mar Baltico, tra Svezia e Finlandia, ha dato il via a un movimento più ampio, ispirando diversi produttori, tra cui i francesi. I sommozzatori infatti fecero riemergere 168 bottiglie di Champagne, molte delle quali firmate Veuve Clicquot - un carico prezioso destinato forse alla corte degli zar. Ed ecco che dopo una serie di ricerche, nel 2014 nasce il progetto “​​The Cellar in the Sea” , della durata complessiva di 40 anni, che ancora per molto tempo sarà fonte di importanti scoperte ed esperienze per trarre il meglio dall’arte delle cantine sommerse.

Non si tratta però solo di una moda fine a se stessa, ci sono anzi alcuni vantaggi che spiegano bene perchè ha del tutto senso pensare di invecchiare il vino sotto al livello del mare. Più si va in profondità, più si creano le condizioni ideali: temperatura costante, penombra, immobilità, pressione data dalle correnti. Lo dicono gli esperti vinicoli: conservare le bottiglie sul fondo marino, offre condizioni ottimali per l’invecchiamento e porta a risultati interessanti. Certo, c’è ancora molta ricerca da fare anche sul piano tecnico (ad esempio Bisson ha realizzato e brevettato un tappo speciale con rivestimento in acciaio, resistente all'aggressività del sale), anche se per alcuni versi, vedere queste bottiglie incrostate da alghe e coralli, con una affascinante patina che rievoca storie misteriose, fa pensare più alla magia che alla scienza.

 

Cantine sommerse, dove sono

Anche l’aspetto della valorizzazione territoriale non è da sottovalutare. Sei un amante del vino, dell’innovazione e della sostenibilità marina? Se volessi incentrare un viaggio sul percorso delle cantine sommerse (certo un’esperienza spesso riservata a pochi), sappi che ne potrai trovare in Italia, Francia, Spagna, Grecia, ma anche Stati Uniti, Cile, Sud Africa, Australia. Nel 2019 il primo Underwater Wine Congress ha contato 31 cantine subacquee nel mondo. Il Mediterraneo è una culla per questi innovatori: in Sardegna ad Alghero, in Liguria a Portofino (Jamin underwaterwines) e Sestri Levante, sull’Adriatico a Ravenna e in Croazia.

Underwater Wine

(Jamin Portofino)

Ad esempio Coral Wine immerge i suoi vini nell'adriatico tra i 25 e i 45 metri. A Santorini, splendida isola greca, Gaia Wines cala le bottiglie in profondità di 25 metri per almeno 5 anni. In spagna Vina Maris sigilla il vino, sia bianco sia rosso, a 30 metri a largo di Alicante, mentre lo Château francese Larrivet Haut-Brion fa riposare alcuni dei suoi pregiati Bordeaux nelle profondità dell’Oceano Atlantico. La ricerca di esperienze uniche ci spinge a provare cose nuove. Vogliamo condividere questi momenti - come quello di gustare un buon calice di vino proveniente da una cantina sommersa. Non resta allora che creare il giusto ambiente per rendere ancora più speciale un momento del genere: immaginati con gli amici in giardino o sul terrazzo, al tramonto di una giornata di fine Estate, con un po’ di buona musica di sottofondo, nella privacy confortevole di una pergola ornata da tralci di vite, pronta a dare i suoi frutti. Cin Cin!

Chelsea

Ciò che rende la collezione Unopiù Chelsea così speciale è la perfetta combinazione di materie prime di altissima qualità e di un design unico. L’ispirazione allo stile orientale emerge dalla struttura dei mobili di questa linea: le sedute sono basse per richiamare i salotti affacciati sul mare cristallino di terre lontane, donando così all’ambiente un tocco di esoticità.

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